A cura di Giorgio Cangiano

Ad Ercolano l’arte si mobilita per mantenere viva l’attenzione sulla chiesina del SS. Salvatore al Vesuvio, ex voto degli scampati alla peste del 1656, la cui costruzione risale al 1667; come da atto Cepollaro stipulato il 17 luglio di quell’anno. Dopo un periodo di abbandono, i lavori effettuati qualche anno fa, grazie all’intervento risolutivo di Don Aniello Gargiulo, parroco di Santa Maria a Pugliano da cui dipende la struttura hanno consentito la messa in sicurezza della stessa e hanno bloccato le infiltrazioni piovane all’interno. La chiesa allo stato attuale necessita di improrogabili interventi, questa volta alla facciata, e al muro perimetrale se non si vuole vanificare quanto fin qui è stato fatto.

Il prof. Giorgio Cangiano da sempre impegnato per la salvaguardia dei beni storici, artistici e architettonici della città di Ercolano, come testimonia una sua recente pubblicazione: “Le Ville Vesuviane I Miglio d’Oro a Ercolano” – Itinerario in-possibile lungo la strada regia delle calabrie, e dell’imprescindibile testo: “In Medio Ignis Non Svm Aestvata” – storia di una chiesina salvata da un triste destino (1995); conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano; dal Vesuvio, lancia un SOS per la salvaguardia della chiesina. Quello per la Cappella del SS. Salvatore dell’Eremo è per il poliedrico artista un impegno ultra quarantennale, viscerale, portato avanti nel caso specifico, e di concerto con il periodico locale La Voce Vesuviana. In veste di presidente del Centro d’Arte e Cultura “Marco De Gregorio” di Ercolano, nel suo accorato appello chiama a raccolta così come fatto in altre occasioni, gli artisti e le associazioni cittadine affinché diano il loro fattivo contributo culturale, e a lavorare tutti assieme nella stessa direzione per il conseguimento dell’obiettivo. In un prossimo direttivo programmatico e di riorganizzazione del Centro, previsto per il prossimo autunno, sarà ratificato un programma di iniziative Pro chiesina dell’Eremo.

Il tutto in accordo con Don Sabatino Perna, parroco del Sacro Cuore di Gesù al Genovese, Rettore della Cappella. È prevista anche l’organizzazione di una mostra di pittura, il cui ricavato andrà a costituire un fondo iniziale pro chiesina. In attesa degli sviluppi e nell’auspicare al più presto il ripristino delle funzioni religiose; almeno in alcune date cardine e significative della storia della Cappella come: il 6 agosto giorno del Redentore, il 31 dicembre ricorrenza della Santa Messa ivi celebrata all’alba del 1900 da Achille Ratti divenuto in seguito Pio XI e in primavera, il giorno di Pentecoste quando si portava ‘a paranza “E San Gennaro” sul Vesuvio. Dopo la funzione religiosa la Statua rimaneva per antico voto esposta per otto giorni nella Cappella del Salvatore, trascorsi i quali faceva ritorno nella chiesa Madre di Pugliano. Il prof. Giorgio Cangiano conclude invitando tutti i fedeli e coloro i quali hanno realmente a cuore lo storico  patrimonio storico-artistico e religioso della città, a partecipare in massa il 6 agosto giorno del Redentore, alla Santa Messa che alle ore 18 Don Sabatino Perna celebrerà all’interno della chiesina.

La Redazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *