Sono passate ormai circa 20 ore da quando ieri, lunedì 16 dicembre 2024, sono esplose delle cabine di distribuzione elettrica a Fuorigrotta, collocate tra via Cinthia e Via Terracina, esattamente dietro una pompa di benzina, fattore che ha contribuito ad aumentare la pericolosità dell’incidente. In molti sono intervenuti: i tecnici dell’E-Distribuzione per la messa in sicurezza, i Vigili del Fuoco, che circa in due ore sono riusciti a domare le fiamme, e i Carabinieri che hanno avviato le indagini. Ad oggi è confermata l’assenza di feriti, ma al momento ancora oscure sono le cause dell’incendio. Sicuramente l’esplosione è stata generata da un corto circuito, ma a tale informazione dovranno essere forniti maggiori dettagli per la salute e la sicurezza dei cittadini. L’esplosione annunciata da un forte boato, immediatamente seguita da una massiccia nube di fumo nero, ha creato panico tra i passanti e gli abitanti del quartiere. Il quadro di ieri prevedeva: edifici ed esercizi commerciali più vicini evacuati, enormi disagi alla viabilità e un’immediata interruzione della fornitura elettrica, che ha colpito non solo Fuorigrotta, ma anche i quartieri limitrofi, tra cui Pianura e Soccavo. Anche l’Ospedale San Paolo, nelle vicinanze dell’accaduto, era rimasto privo di corrente, evento ancor più grave, data la presenza di centinaia di degenti al suo interno. Sebbene a distanza di un paio di ore in qualche zona la fornitura elettrica è stata ripristinata, ad oggi, martedì 17, la situazione non sembra granché migliorata. Fuorigrotta è ancora quasi tutta spenta, e i disagi sono estremi. Case, attività commerciali, ma anche il complesso universitario di Monte Sant’Angelo, risultano ancora senza corrente, negozi chiusi, mancata possibilità di accesso ad Internet o all’utilizzo di riscaldamenti, e tanto altro. Nonostante gli interventi avvenuti, ci si aspetta un rapido e completo ripristino, e un ritorno alla normalità al più presto. Soprattutto si pretende che la causa dell’incidente venga resa nota, per permettere di lavorare su opere di prevenzione e per migliorare la sicurezza.
Valeria Mazzaro