
Via Indipendenza 41 Casoria provincia di Napoli.
Una palazzina di sette piani per un totale di 24 appartamenti, vari locali commerciali e una trentina di box auto, sta x essere abbattuto. Circa 100 persone tra cui bambini, invalidi, persone anziane entro il 24 settembre saranno sfrattate dalle loro case. L’ ordinanza di abbattimento risale a circa 30 anni fa per un abuso edilizio fatto dal costruttore. Nei trascorsi 26 anni ai condomini non è mai pervenuta nessuna comunicazione. La notizia che lo stabile fosse da demolire è giunta, qualche mese fa, quando un condomino venne a sapere che la struttura era inserita nel registro RESA come immobile da demolire. Da quel giorno i condomini tutti; fecero richiesta di accesso agli atti amministrativi, ma anche allo stesso comune di Casoria per capire cosa fosse o stesse succedendo. Il comune ha poi dichiarato che tutta la documentazione era in mano alla procura. Per ricollegare il tutto ai fatti, è importante sapere che;
il palazzo venne costruito abusivamente nel 1992. Il costruttore fu allora condannato alla demolizione con sentenza passata in giudicato e lo stabile fù acquisito al patrimonio. Nel 1998 il comune ha restituito il bene al costruttore nonostante una sentenza di abbattimento passata in giudicato, rilasciando condoni in base alla legge 724 del 1994 per ogni 2 appartamenti. Tutto questo gli ha permesso di vendere gli appartamenti tra il 1998 e il 1999, tutti acquistati con atti notarili a prezzo pieno di mercato e tutti con mutui bancari ipotecari, ma quei condoni non si potevano fare singolarmente, ma bensi per l’intero stabile abusivo e max per un volume di 750 metri cubi. Pertanto i titoli per la procura potevano essere considerati illeggittimi, essendoci stato un errore di interpretazione della legge 724 del condono del 94 da parte del comune. La procura portava avanti la sentenza di abbattimento e il comune senza mai ritirare i titoli e senza mai notificare nulla, rilasciava in aggiunta permessi a costruire in sanatoria tra il 2008 e il 2018 permettendo la rivendita di molti altri appartamenti, l’ultimo infatti è stato venduto nel novembre 2022. La procura ritiene illeggittimi i titoli, perché crede che chi ha acquistato il bene immobile era sicuramente a conoscenza della situazione, e per loro quindi sapevano. I sacrifici di una vita intera si sono visti svanire quando; il 10/04/2024 nel palazzo la polizia di stato di Afragola ha rilasciato le notifiche di sgombero. La situazione sembra essere davvero grave. Esiste oltre alla divina provvidenza qualche legge che possa aiutare tutte queste persone in difficoltà? Noi ci auguriamo il meglio, e speriamo che questo appello faccia il giro della provincia e non solo.
La Redazione