Pubblichiamo, di seguito, l’intensa testimonianza che , Fabrizio Gallichi, ex rappresentante nazionale della comunità ebraica, ha inteso inviarci a seguito della sua partecipazione all’evento – borsa di studio tenutosi presso la scuola “M. Troisi” a Pianura.

Gentile Direttore, vorrei attraverso la Sua testata testimoniare i sentimenti e le riflessioni cui ha contribuito la mia modesta partecipazione ad un evento – borsa di studio sulla Shoah e le Foibe tenutosi presso la Scuola “Massimo Troisi” il 5 scorso. Vi ho partecipato, su gradito e cortese invito del Segretario Marco Nonno e del Consigliere Longobardi, quale ebreo che ha avuto per molti anni ruoli elettivi nelle varie articolazioni civili dell’ebraismo italiano. Desidero ringraziare e complimentarmi anche con la scuola tutta e, in particolar modo con la Preside che guida una struttura che ha dimostrato quanto fertile e delicato sia lo sviluppo della creatività, anche in temi dolorosissimi, dei ragazzi e delle ragazze. Tornare in una scuola mi emoziona più di ogni altra partecipazione, sarà perché, come disse qualcuno, l’anima non ha i capelli bianchi e, ancora, riesco a immedesimarmi con quella aspirazione al futuro che è la gioventù. Ho visto scritti, disegni e elaborazioni video assolutamente unici e di grande interesse; tutti gli scolari sono riusciti a proiettare le tragedie ricordate su un piano inclinato di trasposizione, fino ad inquadrare una danza tra le pareti esterne della scuola quasi fossero le mura di una campo concentrazionario. La memoria, ce lo insegna bene la scuola Troisi e gli organizzatori tutti dell’evento, va praticata, non celebrata. La forte partecipazione degli alunni mi ha ricordato un detto dei Maestri dell’ebraismo per i quali il mondo si sostiene sul fiato dei bimbi che vanno a scuola. Un’immagine perfetta per descrivere quell’anelito di crescita anche civile che i lavori prodotti comunicano. Alla scuola Troisi, con gli organizzatori, abbiamo potuto assistere ad una fenomenale rappresentazione della partecipazione emotiva al passato coniugata con la messa a dimora di salde radici di libertà e partecipazione civile. Avrei voluto dire una parola ad ognuno degli studenti, spero che a loro arrivi il mio apprezzamento per la loro bravura. Grato per l’ospitalità che vorrà darmi,

Cordialmente La saluto

Fabrizio Gallichi

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