La motocicletta potrebbe costituire una terapia efficace nel trattamento dei bambini ospedalizzati? Secondo la politica, sì. Tuttavia la comunità scientifica la vede in modo diverso. La Camera ha approvato una legge sulla “psicomotricità in motocicletta” riferendosi ad “eventi e progetti” di animazione in corsia ma sembrerebbe che l’analisi tecnico-scientifica consista nella somministrazione di questionari sottoposti ad una cinquantina di persone. Da anni, lo specialista della psicomotricità Dott. Luca Nuzzo, Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva e fondatore dell’Associazione sociosanitaria riconosciuta dal CONI, dal Ministero dell’Interno, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dal Comitato Nazionale Paraolimpico “La Mototerapia” (con marchio registrato) lavora con un comitato scientifico alla stimolazione del bambino affetto da autismo, peraltro prendendo in carico famiglie disorientate dai lunghissimi tempi di attesa per l’accesso alle terapie sanitarie pubbliche. Lo stesso campione Valentino Rossi avrebbe manifestato stima e riconoscenza al Dott. Luca Nuzzo per l’impegno. C’è da chiedersi se le Linee Guida a cui sta lavorando il Governo saranno il risultato di tavoli di confronto aperti oltre che ad “eventi e progetti” di animazione in corsia anche a Protocolli Sanitari in sperimentazione a cura di professionisti addetti ai lavori. Il distinguo sarà rilevante ai fini della configurazione del danno alle finanze pubbliche e della piena tutela del diritto alla salute dei minori fragili.

Deborah Tommasone

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